O per meglio dire, “truffe a
domicilio”. Per spiegare quello che
è successo a questa giovane e poco ignara coppia,
che si è vista suonare il campanello
di casa durante un non meglio
precisato lunedì mattina. Ma
procediamo con ordine. Perché quando la tv
ti propone un Servizio spensierato
in apparenza, è come se tu inconsciamente dicessi: “Ma allora era tutto vero!”.
Com’è vero che è proprio lui a
rispondere al citofono, mentre dall’altra
parte una signora falsamente distinta
gli fa: “Guardi che deve assolutamente scendere”. Forse a voler indicare l’obbligo prima della catastrofe. E prosegue ammettendo che
“il nuovo Governo pretende che ogni cittadino cambi al più presto il gestore che fornisce a lui e a tutta la
sua famiglia chili e chilowatt di energia elettrica”. In favore di un contratto che è lei stessa a proporci, ovviamente. “Perché altrimenti
si corre il rischio di pagare una grossissima penale alla fine dell’anno
in corso”. Quindi l’unica soluzione possibile è firmare – punto - ma prima… “Scendo”, penso. Proprio perché la (STORY)* questa volta non è esattamente
una novella. E lì prontamente mi
faccio subito consegnare lo stesso foglio
che avrei dovuto firmare all’istante e… Boom(!),
me lo tengo. Spiegandole che sono perfettamente conscio della suddetta truffa. Con un documento che ha la
valenza di una succinta fotocopia
stampata alla rinfusa. Mentre mi avverte che avrebbe chiamato “giustamente” le Polizia, se non le avessi riconsegnato immediatamente
quel “coso” malridotto, e io: “No, la
chiamo io!”. Dopodiché evapora così, peggio di un trucco uscito assai male. Quindi, ricordandovi che non esiste
nessun obbligo e soprattutto nessun nuovo gestore da contattare – se non per
vostra scelta personale – diffidate di questi fantomatici individui.
Soprattutto se il tizio diventa da
prima insistente e successivamente volgare. Dalla serie, “meditate, gente. Meditate”. O forse no? (il Novellista)
In copertina: energia ben
poco rinnovabile.